Il Centro

Il piccolo eremo ScinGiang

4 anni prima della nascita del centro Ghesce Thubten Dargye, durante una gita fuori porta nella vicina località di Roviano, indicava al Monaco Maurizio le montagne vicine ed asseriva che in futuro, il Monaco, avrebbe creato lì un centro.

Oggi il centro è realtà, sotto la benedizione di H.E. Tsenshap Serkong II Rinpoche, che ha accettato la richiesta ad essere il nostro Consigliere Spirituale. Questo oltre che a renderci felici ci trasmette grande responsabilità.

Il piccolo eremo ScinGiang ė situato nel Lazio a 40 km da Roma e distante solo 5 km dalla bella Subiaco.

Questi luoghi sono mete per molti pellegrini e fedeli che ogni anno affluiscono numerosi nelle zone.

Tra i posti più caratteristici vi sono il cammino di San Benedetto e l’omonimo lago, il monastero e la grotta dove il Santo ha passato lunghi anni in ritiro.

Questo piccolo centro nasce con lo scopo di essere un posto di ritiro, e nei periodi post invernali anche luogo di meditazione e condivisione del Dharma.

Nel centro vive un monaco Buddhista Italiano, Ven. Maurizio, il quale oltre ad essere sempre presente nel posto, sarà ben lieto di accogliere gli ospiti o in caso di ritiri di assistere la persona impegnata nella pratica.

Il centro non nasce con scopo speculativo e vive di sole offerte.

Progetti Futuri

Gompa

In questo spazio, sito alle spalle del centro vorremmo installare una struttura in legno, per ospitare sessioni di meditazione, incontri con i maestri e altre attività legate al centro.

C’è bisogno prima di tutto di liberare il terreno da alcuni arbusti, dalle erbe infestanti, solidificare il terreno.

Dopo di ciò sarà possibile realizzare il piccolo prefabbricato.

Aiutaci nel nostro progetto con una donazione o mettendo a disposizione la tua manodopera.

ScinGiang Ritrö

ཤིན་སྦྱངས་རི་ཁྲོད།

Il nome ScinGiang Ritrö al centro è stato assegnato da Tsenshap Serkong Rinpoche Il che ha accettato di essere il nostro Consigliere Spirituale.

Nome del Centro, significato e considerazioni

ཤིན་སྦྱངས་ è un fattore mentale secondario virtuoso, in inglese viene tradotto con “pliancy” o con “suppleness” in italiano di solito si usa “flessibilità”.

  • Il dizionario di termini buddhisti (TIB-ENG) di Tzepak Rigzin così recita: “si tratta della flessibilità di mente o corpo, o di entrambi, che si ottiene attraverso il “calmo dimorare” (lo stato di Shinè). Un requisito necessario per la comprensione della vacuità.

  • Alexander Berzin lo spiega così: Il fattore mentale secondario di sentirsi completamente idonei/adatti/pronti a fare qualche cosa e che è al tempo stesso stimolante e dà un senso di beatitudine/felicità, fisica e mentale, ma in un modo che non è di disturbo.

རི་ཁྲོད་ letteralmente significa “tra le montagne”. Spesso indica un posto solitario, di eremitaggio e può esser usato anche per dire “piccolo monastero”.

Quindi, mettendo assieme il tutto, il nome letteralmente tradotto significa “il piccolo monastero della flessibilità”.

Pronuncia

ཤིན་སྦྱངས་རི་ཁྲོད། pronunciato in italiano: “ScinGian(g) RiTRö” dove:

la “TR” va letta come la “TR” detta da un trapanese che dica “Trapani”;

(g) = questa G va quasi “solo pensata”, non si deve sentire tanto;

la “ö” come una sorta di “O+E” → come in tedesco König (re) oppure in francese oeil (occhio)